Dopo aver incassato oltre 200 milioni in tutto il mondo, “Salt” è arrivato oggi nelle nostre sale. Il film di Phillip Noyce con Angelina Jolie sembra essere stato particolarmente gradito dal pubblico, ma meno dalla critica, che gli attribuisce la sufficienza.
Il regista australiano de “Il Santo” e “Il collezionista di ossa” decide di reclutare nuovamente Angelina Jolie, che ritorna più in forma che mai in questo spericolato action-movie. Era dai tempi di “Tomb Raider” che non vedevamo Angelina Jolie così acrobatica, e pensare che rischiavamo di ritrovarci Tom Cruise al suo posto. Nel 2007 infatti il casting puntava pienamente sull’attore di “Mission: Impossible“, che tuttavia ebbe da ridire proprio perchè il personaggio era troppo simile a Ethan Hunt. In effetti “Salt” ha molto di “Mission: Impossible”, ma non ha più avuto Tom Cruise e di certo la scelta è dispiaciuta a pochi.
Il film si apre in Corea, l’agente CIA Evelyn Salt è prigioniera in un carcere della Corea del Nord. Nonostante per la CIA l’agente catturata possa essere considerata sacrificabile, a salvarla è il famoso aracnologo tedesco Mike Krause (August Diehl). Dopo due anni, Evelyn è sposata con Mike e lavora ancora per la CIA, insieme ai colleghi Ted Winter (Liev Schreiber) e Peabody (Chiwetel Ejiofor). Un giorno la donna deve interrogare Orlov, un disertore russo che confessa alla CIA di aver programmato l’operazione “Giorno X“, per la quale negli anni ’70 in Russia furono addestrati molti bambini divenuti poi spie ed insediatisi come spie dormienti negli Stati Uniti, per poter infine portare a termine la missione. Il “Giorno X” è fissato per il giorno di celebrazione del funerale del vice-presidente americano, a New York. Orlov rivela anche il nome della spia dormiente che ucciderà il presidente russo: Evelyn Salt. Quest’ultima inevitabilmente viene considerata una spia russa, ma si ritrova costretta a fuggire, temendo in particolare l’incolumità del marito. Non è la sola a scappare, però, ci riesce anche Orlov. Da qui si apre la strada per una grandiosa avventura all’insegna dell’azione, con pochi colpi di scena, ma avvincente quanto basta da non stancare lo spettatore a metà visione.
Tutto quello che accade a Evelyn Salt va oltre l’incredibile, la nostra eroina interpretata da Angelina Jolie è imbattibile, alle spalle ha un passato poco piacevole, sottolineato da molteplici flashback. Per tutto il film si ribalta l’immagine della protagonista che viene offerta allo spettatore, che non coglie pienamente o immediatamente chi è il buono e chi il cattivo di turno, cambiano le prospettive.
Angelina Jolie si mostra più in forma che mai, Evelyn Salt è decisamente migliore di Chuck Norris: salti sui tetti dei mezzi di trasporto, pallottole sventate, corse sui vetri a piedi nudi. La nostra Salt non si arrende mai, cazzuta e determinata, dall’aspetto cangiante, l’agente deve portare a termine la sua personalissima missione e non c’è nulla che possa temere, fa fuori tre o più agenti per volta. In questo film l’unico agente CIA realmente addestrato sembra essere solo uno, il ché certamente non rende giustizia a tutti gli altri, che in confronto appaiono solamente degli sfigati.
La tematica affrontata rimanda ad un film recensito solamente qualche giorno fa: Giustizia Privata. C’è difatti lo zampino dello sceneggiatore Kurt Wimmer, che insieme a Brian Helgeland (Green Zone, Robin Hood) ha dato vita ad una nuova cospirazione politica, questa volta ben più grande di quella che aveva come protagonista Gerald Butler.
In questo caso si tratta di uno scontro tra titani, l’infinita guerra tra gli USA e la Russia, una guerra fredda mai terminata e, proprio come in “Giustizia Privata” c’è una sola persona che riesce a mandare in tilt l’intero sistema, senza che centinaia di uomini armati, energumeni adeguatamente addestrati, riescano a fermarla.
Ecco dove sta la pecca del film: la sceneggiatura ha credibilità pari a zero. Tuttavia rimane buona l’interpretazione di una star come la Jolie, affiancata da Liev Schreiber, che appare comunque un pò insipido. Phillip Noyce ci ha dato dentro con le scene d’azione, forse perdendo il contatto con la realtà, necessario per rendere un film maggiormente interessante.
“Salt” ottiene la sufficienza perché intrattiene, e sicuramente non lascerà a bocca asciutta gli amanti degli action movie, ma sicuramente il cinema ha da offrire molto, molto di meglio.