Il derby di Genova è da sempre uno dei più sentiti di tutta la Seria A ma quest’anno diventa particolarmente incandescente sia in campo che fuori: il Grifone ha la possibilità di dare una spallata ai cugini doriani verso l’inferno della B e ad alimentare le tensioni sono arrivate le parole del sindaco genovese Marta Vincenzi: “Spero che questo derby sia affidato a una città che, pur divisa tra genoani e sampdoriani, sia però unita dalla civiltà e dal gusto dello sport e anche da un po’ di solidarietà, tra cugini come si dice si può litigare però alla fine la famiglia è la stessa e bisogna stare uniti nel momento di difficoltà“.
Probabilmente il primo cittadino del capoluogo ligure non ha pensato che queste parole potessero suonare come eretiche all’orecchio dei tifosi rossoblù, che l’hanno accusata di essere una tifosa blucerchiata e che il messaggio implicito fosse quello di organizzare il classico “biscotto” per aiutare la Samp a salvarsi.
Sebbene sia stata apprezzata l’idea di invitare i capitani delle due square in Comune come segno di rispetto reciproco tra le due squadre, i tifosi del Genoa tramite i canali web ci tengono a ribadire come le parole del Sindaco siano quantomeno ambigue: “Ora, che a un Sindaco venga l’idea di convocare i Capitani al fine di mandare un segnale stemperante alla città tutta, parlando di derby all’insegna della civiltà, ci sta, e potrebbe pure essere idea per qualche verso condivisibile, se non apprezzabile. Ma, parlare di ‘derby all’ insegna della solidarietà’ ci fa domandare: ma solidarietà verso chi?Deve per caso essere il Genoa solidale con l’altra squadra? Non si capisce“
Semplice inesperienza o malcelato tentativo di aiutare la Sampdoria?