La 62esima edizione del Festival di Sanremo prenderà il via tra pochi giorni e quello di Eugenio Finardi è uno dei nomi dei 14 artisti che parteciperanno alla kermess canora. Il cantautore milanese sarà in gara con il brano “E tu lo chiami Dio”, brano contenuto in “Sessanta” il triplo cd che raccoglie i brani più rappresentativi della carriera di Finardi assieme a 5 inediti tra cui appunto il brano sanremese. Un album che vedrà la luce il prossimo 15 Febbraio, produzione esecutiva EFsounds per edel Italia su etichetta Cramps, e alla cui realizzazione hanno collaborato Max Casacci dei Subsonica che ha rielaborato a modo suo il brano “Nuovo Umanesimo” e i maestri Carlo Boccadoro e Filippo Del Corno.
La partecipazione di Eugenio Finardi a Sanremo 2012 verrà sostenuta nella serata del giovedì (16 Febbraio) dalla cantante israeliana
Noa con il Solis String Quartet: per la serata intitolata “Viva l’Italia nel Mondo” dedicata ai brani italiani di successo nel mondo con versioni in lingua straniera, la canzone scelta è “Torna a Sorrento – Surrender“, portata al successo in lingua inglese da Elvis Presley.
Per la serata di venerdì 17 Febbraio, tradizionalmente dedicata all’interpretazione in duetto del brano in gara a Sanremo, Finardi verrà invece affiancato per “E tu lo chiami Dio” da Peppe Servillo (vincitore del Festival nel 1998 con gli Avion Travel) e il Piccolo Ensemble “Futuro” composto dai ragazzi del progetto integrazione del Conservatorio di Milano, tra cui due violinisti Rom e la figlia dello stesso Finardi, Francesca.
La partecipaione di Eugenio Finardi al Festival di Sanremo, al quale approda in veste, oltre che di cantante, anche di editore e produttore in partnership con la Cramps e la Edel, etichette indipendenti che lo hanno già accompagnato in passato nelle sue ricerche musicali, arriva dopo anni intensi e pieni di nuove esperienze musicali: dal Fado al Blues, dalla Musica Sacra al Teatro di prosa fino al progetto di Classica Contemporanea “Il Cantante Al Microfono”, vincitore del Premio Tenco nel 2008, realizzato con il prestigioso ensemble Sentieri selvaggi. Nel 2010 il debutto al Teatro alla Scala di Milano insieme all’ensemble Entr’acte con l’interpretazione della voce narrante ne “La Storia del Piccolo Sarto” di Tibor Harsany; a Gennaio 2011 è uscito “Spostare l’orizzonte. Come sopravvivere a quarant’anni di vita rock”, il primo libro del cantautore scritto con Antonio G. D’Errico, mentre il 1^ Maggio dello stesso anno Finardi ha aperto il Concertone sulle note, versione Rock, dell’Inno di Mameli.
Un 2011 che si è chiusto in bellezza con la consegna a Finardi dell’Ambrogino d’Oro a conferma di una carriera che ha messo la musica e l’arte al centro della propria vita senza mai dimenticare l’impegno civile nel sociale e nella solidarietà.