La Serata Sanremo Club tutta incentrata sull’omaggio alla musica italiana d’autore è stata inaugurata dall’esibizione di Marco Mengoni, vincitore del Festival 2013 che ha portato “Io che amo solo te” canzone di Sergio Endrigo datata 1962 festeggiando così un anno di successi che lo hanno portato a pubblicare “L’Essenziale” anche in Spagna. L’apertura affidata a Mengoni è stata seguita dalle performance dei Big di Sanremo 2014 che hanno reso omaggio ai più grandi nomi della musica italiana: i Perturbazione con Violante placido hanno interpretato “La donna cannone” di Francesco De Gregori; Francesco Sarcina con Riccardo Scamarcio alla batteria con “Diavolo in me” di Zucchero; Frakie Hi Nrg in duetto con Fiorella Mannoia in “Boogie” di Paolo Conte e poi ancora Noemi con “La costruzione di un amore” scritta da Ivano Fossati per Mia Martini; Francesco Renga accompagnato da Kekko Silvestre dei Modà con “Un giorno credi” di Edoardo Bennato; Ron accompagnato dal Maestro Maurizio Pica ha omaggiato la memoria di Lucio Dalla con “Cara”.
Dopo i primi 7 Big è stato dato spazio alla gara dei Giovani: la parte centrale della serata è infatti stata dedicata alle esibizioni dei 4 finalisti per la Sezione Nuove Proposte. Diodato, Zibba, The Niro e Rocco Hunt si sono giocati la vittoria presentando i brani che sono stati votati dal pubblico e dalla Giuria di Qualità ( ciascuno ha influito per il 50% sul risultato finale) guidata da dal regista Paolo Virzì e composto da Silvia Avallone, Paolo Jannacci, Piero Maranghi, Aldo Nove, Lucia Ocone, Silvio Orlando, Rocco Ranica, Anna Tifu e Giorgia Surina. Bisognerà aspettare però la fine della serata per conoscere il verdetto del voto e assistere alla premiazione del giovanissimo rapper campano Rocco Hunt che con la sua “Nu juorno buono” si è aggiudicato la vittoria finale mentre a Zibba è andato il premio della critica intitolato a Mia Martini per le Nuove Proposte.
L’omaggio dei rimanenti Big è proseguito, non prima però di aver accolto sul palco Riccardo Sinigallia che è stato eliminato dalla competizione canora dopo che l’Organizzazione ha accertato che la sua “Prima di andare via” era già stata eseguita in pubblico: “mi scuso del disagio creato” – ha detto il cantante ex Tiromancino – “ma non era mia intenzione, la mia casa discografica non era a conoscenza di nulla”.
Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots accompagnati da Tommy Lee hanno scelto la sempreverde “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, della quale hanno offerto un’originale interpretazione; poi è stata l’ora di Cristiano De André che nella serata omaggio alla canzone d’autore non poteva che omaggiare suo padre: la scelta è caduta su “Verranno a chiederti del nostro amore”. Il quartetto finale della serata Sanremo Club è stato quello Renzo Rubino, che si presenta in coppia con Simona Molinari ha cantato “Non arrossire” di Giorgio Gaber, Giusy Ferreri con Alessandro Haber e Alessio Boni sulle note de “Il mare d’inverno”, Antonella Ruggiero con “Una miniera” e Giuliano Palma che assieme alla sua band ha eseguito “I say I’sto ‘cca” di Pino Daniele.
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La serata Sanremo Club in omaggio alla tradizione cantautorale e al Club Tenco non poteva che ospitare un artista che ha fatto grande la musica italiana: Gino Paoli. Il cantautore genovese, accompagnato da Danilo Rea al pianoforte, ha ricordato Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Umberto Bindi con un medley di “Ritornerai”, “Vedrai vedrai”, “Il nostro concerto”, De André con “Bocca di rosa”, per poi regalare al pubblico l’interpretazione della celebre “Il cielo in un stanza”.
Attesissimo all’Ariston anche Paolo Nutini la cui performance, applauditissima dall’Ariston, è partita con un accenno a “Caruso” di Lucio Dalla per poi snodarsi tra un grande successo, “Candy” e il nuovo singolo in uscita “Scream” primo estratto da “Caustic Love”, terzo album del cantautore scozzese a quattro anni di distanza da “Sunny Side Up” e ben sette dall’incredibile debutto di “These Streets”.
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