Meglio non poteva iniziare la terza serata del festival di Sanremo se non con Giovanni Allevi che esegue il tema tratto da “La leggenda del pianista sull’oceano”.
E’ toccato alle 10 nuove proposte esibirsi accompagnato da un artista. Ad iniziare è Filippo Perbellini insieme a Riccardo Cocciante, ad ascoltarli ad occhi chiusi un po’ si fa fatica a capire quando canta l’uno e quando l’altro.
Silvia Aprile accompagnata alla chitarra da Pino Daniele sembra trovare, nell’esibizione, la giusta sintonia.
Un’interpretazione elegante è quella di Karima accompagnata da Burt Bacharach e Mario Biondi. La cantante si fa perdonare i piccoli errori che l’hanno penalizzata il giorno precedente dimostrando innanzitutto di possedere una voce splendida e il brano migliore del festival.
Questa volta tocca ad Irene che si esibisce con Zucchero, Maurizio vandelli, Dodi Battaglia e Fio Zanotti, sfoderando
una performance piena di energia rock-soul vintage
E’ poi il turno di Chiara Canzian che nonostante la presenza di un grande cantautore come Roberto Vecchioni non
riesce a far decollare il brano.
Iskra riesce a infondare la potenza della sua tonalità deliziandoci con Quasi amore interpretata iniseme a Lucio Dalla
Grande classe per Simona Molinari e Ornella Vanoni, con il contributo alla tromba di Fabrizio Bosso.
La stravagante Arisa intona Sincerità insieme a Lelio Luttazzi, sicuramente la sua è la canzone più orecchiabile del festival.
Massimo Ranieri ha fatto da padrino a Barbara Gilbo che ha però un pezzo poco felice ed infatti non colpisce più di tanto.
Malika Ayane, voce originale e grande personalita’, è accompagnata da Gino Paoli.
A turno poi si esibiscono i 6 cantanti squalificati nelle precedenti serate. La performace che merita
più di altre di essere menzionata è sicuramente quella degli Afterhours eseguita con più convinzione
rispetto la prima serata.
Intanto vince Sanremoweb Ania che così potrà esibirsi sabato sul palco dell’Arisrton.
Il televoto a fine serata decreta i 2 brani tra gli squalificati ad essere riammessi in gara. Sono quelli di
Al Bano e Sal Da Vinci. Ancora una volta un pizzico di delusione per la scelta, resa ancora più palese dai fischi
che piovono sull’Ariston all’annuncio.
Quella di ieri è stata una serata ricca di emozioni e interpretazioni, con grandi artisti, anche internazionali che
oltre ad aver fatto da padrino alle nuove proposte, si sono esibiti anche nei proprio repertori.