Benvenuti ad un nuova settimana con la nostra rubrica The Passenger, la rubrica che vi mostra cosa c’è di nuovo nella musicale emergente italiana. Questa settimana vi presentiamo gli Scuola Furano, gruppo italiano di musica elettronica e dance formatosi nel 2004 dall’idea di Marco Busolini e Borut Viola. Gli Scuola Furano suonano la loro musica e la propongono in giro, riuscendo a firmare nel 2004 un contratto con l’etichetta italiana indipendente Riotmaker e diventando nel 2005 il gruppo emergente italiano di spicco nel campo della musica dance, venendo spesso ospitati da MTV e All Music. Da lì partirà un tour italiano ed europeo dove gli Scuola Furano suonano nei club più importanti della scena underground e nascerà in Italia un movimento formato da giovani produttori e dj come Crookers, The Bloody Beetroots e Congorock che suonerà in grandi eventi come Island of MTV, 55DSL, Nokia, Myspace e WESC.
Nel 2006 pubblicano un remix “Guerra in Africa” e un E.P. “Max Power” e suonano nei maggiori festival europei affianco a nomi come Tiga, Justice, Chemical Brothers, 2 Many Djs e Cassius. Nel tempo Marco lascia il progetto per proseguire la sua carriera universitaria e Borut spinge il progetto nell’underground, producendo e diffondendo liberamente una miriade di nuovi singoli e nuovi remixes,: nel giugno del 2010 pubblicano un nuovo EP “Tribute EP” con la casa discografica La Valigetta. Nel 2011 Borut e gli Scuola Furano approdano alla Nano Rec, etichetta creata dal DJ Spiller, e finalmente pubblicano il loro album tanto atteso, “108“, un disco complesso e variegato, che mostra quanto ancora gli Scuola Furano abbiano da dire sulla scena musicale underground italiana. E vi invitiamo a sentirlo direttamente da loro.
A tu per tu con gli Scuola Furano
Il progetto The Passenger nasce come tramite tra la musica emergente italiana ed il pubblico, per far conoscere maggiormente certe realtà musicali italiane. Abbiamo posto qualche domanda agli Scuola Furano che ci hanno parlato della loro carriera, della musica che a loro piace e dei loro progetti futuri.
1. All’inizio della vostra carriera, dopo pochissimo tempo siete diventati famosi grazie anche ad MTV e vi è stata concessa l’opportunità di suonare insieme a gruppi come Chemical Brothers, Tiga, Cassius… Come è stata come esperienza? Che impronta ha lasciato sul vostro lavoro?
Nell’ottobre 2004 abbiamo fatto uscire il nostro primo disco ed al tempo ci limitavamo a suonare in qualche baretto o localino piccolo. da un mese all’altro venimmo contattati dalla Mac Mac, agenzia di booking tra le più importanti e di riferimento al tempo, che ci propose di entrare a far parte del loro rooster.
I primi eventi nei quali suonammo furono appunto serate in grandi locali di riferimento e party di Mtv, responsabilità e pressione furono enormi, penso comunque ancora oggi di aver saputo gestire la cosa almeno con umiltà…
Per quanto riguarda l’impronta beh, spesso e volentieri si scrivono gli artisti affiancati per curriculum perchè poi nello specifico si riesce ben poco a socializzare e visto che il cicisbeismo non e’ mai stata una nostra qualità’ oltre alla classica stretta di mano non abbiamo mai fatto più di tanto.
2. La vostra carriera musicale ha dato il via ad un movimento musicale in Italia che ha portato alla nascita di nuovi DJ e alla scoperta di talenti come i Crookers, The Bloody Beetroots e Congorock. Vi sentite i padri di questa scena musicale? Con che occhi la vedevate allora e la vedete ora?
Nel 2000 circa sono usciti parecchi bei album di musica house o elettronica con una forte impronta pop, io e Marco guardavamo incuriositi a tutti questi artisti e ci siamo semplicemente chiesti perchè non potevamo fare cose come quelle di Tellè Records (etichetta norvegese da dove sono usciti i Royksopp) o come la francese source (Phoenix e tutto il giro francese tipo Daft Punk etc…). In Italia per quanto riguardava la scena house c’eran solo i classici nomi della vecchia scuola, ma con una forte impronta da club piuttosto che “da cameretta”, noi abbiamo solo deciso di provare, come prima di noi avevano fatto i romani Jolly Music. Ci e’ andata bene e da li a poco un fenomeno più grosso di noi, di proporzioni mondiali e che assolutamente noi non avevamo scatenato, ha iniziato a muoversi ed un sacco di producers “laptop diy” hanno fatto il botto, dai Justice ai Crookers passando per Bloody Beetroots. Noi nel nostro piccolo eravamo stati dei pionieri o molto meglio, secondo me, semplicemente più curiosi e sfacciati nel metterci in gioco.
Ora come ora tanti hanno perso voglia, tanti continuano e molti si sono evoluti, c’e’ un fenomeno molto americano chiamato edm, la naturale evoluzione commerciale di quel fenomeno di cui parlavo prima. A molti non piace questo e sono magari tornati a fare cose meno ridondanti o a provare a fare generi che li appassionano di più pagando, spesso, di meno.
3. Quali sono i progetti attuali e futuri degli Scuola Furano?
E’ uscito il disco, esco con il mio cantante Fiorious con un live con io ai sintetizzatori e lui alla voce, sto pure producendo il suo secondo disco che avrà luce, spero, a breve. Nel frattempo sono attivo come dj e produco anche remix o tracce singole più legate magari al club ed alla pista piuttosto che al laptop/autoradio, ma mi piace molto comunque. Continuerò a fare quello che mi piace ed emoziona stando sempre ai miei tempi, magari lunghi ma per me necessari per riuscire a scindere urgenza commerciale da musica fatta con il cuore e per me stesso.
“108”: l’ascolto e il commento
Innanzi tutto vi consigliamo l’ascolto della musica degli Scuola Furano attraverso il loro canale della Nano-Rec su SoundCloud oppure attraverso il loro sito ufficiale. Sul canale Soundcloud troverete tutti gli undici brano dell’ultimo lavoro di Borut, “108” mentre nel lettore sul sito ufficiale troverete anche alcuni vecchi brani e remixes.
Attraverso l’ascolto si capisce quanto gli Scuola Furano siano ancora importanti nella scena underground italiana e quanto abbiano ancora da dire. Le canzoni sembrano provenire dal passato ma portano con sè anche una loro modernità che non stanca l’ascoltatore ma che anzi fa da piacevole sottofondo alla giornata con canzoni come “Pollensa“. La musica e il lavoro di elettronica è spesso impreziosito dalla presenza di vari vocalist, come Fiorious, Xander Ferreira, Jolie Cherie e Kelly (stupenda la sua voce in “Alone“, uno dei brani migliori di “108”).
Le basi musicali ricordano molto le sonorità degli anni ’80 e l’essenzialità della musica house come in “Danceteria” e incosciamente portano il loro ascoltatore a ballare sulla sedia al ritmo della musica. E’ questo il grande merito degli Scuola Furano, coinvolgere l’ascoltatore con della musica non invadente ma estremamente piacevole ed accattivante, figlia di un attento studio della musica elettronica e di una capacità espressiva non comune.
Noi vi consigliamo l’ascolto degli Scuola Furano, soprattutto per gli amanti del genere, perchè si troveranno piacevolmente colpiti dall’ascolto di una delle realtà underground più consolidate e solide in Italia.
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