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SIAE risponde alle polemiche del web

In questi giorni si sta parlando molto della nuova “iniziativa” della SIAE, che vorrebbe far pagare anche la pubblicazione online dei trailer promozionali dei film per tutelare i diritti delle colonne sonore, richiedendo 450 euro a trimestre. Alcuni siti hanno già bloccato la loro sezione video e non è da escludere il fatto che molti altri possano seguire il loro esempio.

Intanto dal sito della SIAE arriva un chiarimento sulla situazione, che però non allevierà la polemica, visto che non c’è stato nessun cambio di posizione:

La polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare.Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge. Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet.

Il web, al momento una delle risorse più libere, anche a livello economico, non è dello stesso parere ed i blog in rete non hanno apprezzato le decisioni della SIAE. Quel che ogni sito dovrebbe pagare è in media quindici euro a trailer, una cifra spropositata che non coincide con le entrate del sito stesso. Per la SIAE si tratta di “una regola da sempre contenuta nella legge italiana” che però fino ad oggi non ha trovato alcuna applicazione e sembrava non aver creato grandi problemi. Un grande debito della SIAE con editori ed autori italiani, però, potrebbe essere la risposta ad ogni vostro dubbio..

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