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Sketch Up: intervista a Romolo e Matteo

Un programma comico per ragazzi, fatto proprio da ragazzi: ecco qual è il segreto del successo di Sketch Up, il programma Disney che è ripartito su Disney XD con la seconda stagione. Alla conduzione troviamo Romolo GuerrieriNico, e Matteo Leoni, Tinelli, reduci dal successo di “Quelli dell’intervallo” e di “Quelli dell’intervallo cafè“. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistarli e di conoscere il loro mondo. Sempre circondati da comici, Romolo e Matteo, o Nico e Tinelli, che dir si voglia, sono a stretto contatto con i giovani comici emergenti, che hanno un’età compresa tra i 10 e i 20 anni e che rispecchiano quelli che sono stati i loro esordi. Anche Romolo e Matteo, infatti, hanno iniziato la loro carriera molto presto e Disney Channel ha portato loro molta fortuna. I due hanno dimostrato di provare molto rispetto l’uno nei confronti dell’altro e di essere una potenziale coppia comica, proprio come molte altre che tra cinema e tv ci fanno sorridere da anni.

Intervista a Romolo

Romolo Guerrieri

 Sei giovanissimo e lavori nel mondo della tv già da molti anni. Cosa ne pensi di una carriera a questa giovane età? Per te è solo un divertimento o è il lavoro che immagini per il tuo futuro?

E’ iniziata come un divertimento, avevo solo 7 anni. Ora come ora sì, ci spero anche se in questo mondo tutto cambia da un anno all’altro. Ma spero di avere un futuro con questo lavoro.

Spesso si critica il fatto che i giovani lavorino nel mondo dello spettacolo perché cambiano le priorità. Quali sono le tue? Cos’è cambiato rispetto a prima?

No no, assolutamente. Avendo iniziato fin da piccolo per me è stata subito una cosa normalissima. Alcuni bambini vanno agli allenamenti di calcio, io ho fatto questo come una cosa normale, non mi ha cambiato, infatti studio e mi sono iscritto all’università.

Quando il pubblico si affeziona a dei personaggi, questi finiscono col sentirsi responsabili nei confronti di chi li guarda. Per te è così? Senti di dover essere da esempio per il tuo pubblico?

Certamente. Il pubblico è composto principalmente da bambini, dobbiamo sentirci responsabili, perciò non possiamo essere un esempio negativo. Disney tratta ogni argomento per un pubblico giovane, quindi è normale che si cerchi di avere un comportamento adatto a quel pubblico.

In un programma come Sketchup si è sempre a contatto con i comici e bisogna avere la battuta pronta. E’ un ambiente in cui si ride sempre, ma a volte può nascere la competizione. Com’è invece il rapporto tra te e Matteo?

(ride) Competizione con Matteo?! Io e lui facciamo abbastanza coppia fissa nella comicità, non ci passa per la testa! Anche perché prima che comici, siamo soprattutto amici, cerchiamo di essere l’uno la spalla dell’altro, di reggerci le battute, aiutarci con gli sketch.- E continua: Competizione sana solo per chi ha lo stesso sogno. Noi ci aiutiamo l’un l’altro e nel nostro piccolo, perseguiamo il nostro sogno insieme.

Intervista a Matteo

Matteo Leoni

Giovane e con molti successi alle spalle, come ha avuto inizio una carriera così brillante?

Per quanto riguarda la recitazione ho iniziato a fare teatro così, per gioco, a 11 anni, grazie a mia madre. Ho continuato fino a 19-20 anni, poi ho dovuto lasciare per impegni lavorativi, anche perché dovevo andare a vivere a Roma. Dal punto di vista lavorativo ho iniziato a 16 anni proprio con un provino per Disney Channel. Mi hanno visto e mi hanno detto “Tu sei Tinello” ma non so se fosse un complimento o meno!

Con Sketchup sei sempre al fianco di molti comici, con quale ti sei divertito di più e quale vorresti incontrare?

Romolo, che è il mio compagno.– Scherza: Fingiamo una grande amicizia ma in realtà ci odiamo a morte. C’è una sintonia strana, neanche noi ce ne rendiamo conto, ma ci divertiamo molto insieme. Tra i comici big mi è piaciuto lavorare un po’ con tutti. Per esempio con Max Pisu, che lo conoscevo già e mi fa morire! Leonardo Manera che è tra i “big big” ed è stato tra i fondatori di Zelig, Walter Leonardi, insomma tutti i big. Ma poi è stato soprattutto divertente, anche se difficile, per noi, portare sul palco i giovani comici alle prime armi, che poi alle prime armi non erano, perché sono davvero molto bravi.

C’è una certa differenza tra le cosiddette teen star americane e quelle italiane, c’è un modello, tra quelle americane, a cui ti ispiri o al quale ti piacerebbe avvicinarti? Cosa pensi di questa differenza?

E’ inevitabile. Disney Channel oltre ad essere un canale americano, è proprio nato in America. I programmi più mandati in onda, anche in Italia, sono quelli americani, qui i programmi italiani vanno in onda solo da pochi anni, tanto che si è iniziato con Quelli dell’intervallo. I teen americani vengono seguiti di più ma anche perché solo geograficamente devono essere scelti tra miliardi di persone, in Italia siamo molti di meno, lì c’è un altissimo livello di competizione. Disney Channel in Italia per me rimane comunque un trampolino di lancio molto importante, un bagaglio di informazioni ed esperienza che spero possa essermi d’aiuto per la mia carriera.

In Italia i comici sono molto apprezzati, tanto che un personaggio come Checco Zalone fa scintille al botteghino. Ti piacerebbe entrare a far parte del mondo del cinema e realizzare commedie?

A me piace tutto della comicità: De Luigi, Abatantuono, Bisio. Ammiro tutti ed anche i loro film mi piacciono, sono realizzati con un filo di ironia ma sono davvero belli. Per esempio “Mediterraneo” è un capolavoro e puoi ridere anche con un film così. Abatantuono è un fenomeno e De Luigi è il nuovo comico che spopola nel cinema italiano, è geniale, è fantastico, lo adoro! La comicità è intrinseca in noi italiani, deriva dalla commedia dell’arte, ci piace creare personaggi. Per quanto riguarda i film non disdegno niente. Cinepanettoni? Per carità, li ho visti tutti, mi piacciono i vecchi ed un po’ meno i nuovi, ma quelli non sono dei film, sono intrattenimento.

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