Quando si guardano film del genere, viene da sperare di non finire mai a vivere in una grande città, perché in presenza di invasione aliena, si sa, le città più importanti del mondo sono le prime a soccombere. Questa volta, tanto per cambiare, la vittima dell’invasione aliena è la città di Los Angeles (non per niente è partita un’azione legale da parte della Sony, che rivendica i diritti di “Battle: Los Angeles“, che più o meno ci servirà la stessa pappa), ma la storia è davvero difficile da reggere.
Non si tratta di un alien-movie di serie B (anche se pare che si sforzi di esserlo) e gli effetti speciali non sono poi da disprezzare, ma non si può negare che “Skyline“, nuovo film dei fratelli Strause in arrivo proprio oggi nelle nostre sale, rasenta il ridicolo. Jarred (Eric Balfour) ed Elaine (Scottie Thompson) sono fidanzati e stanno per raggiungere Los Angeles in occasione del compleanno di Terry (Donald Faison). Quest’ultimo è il migliore amico di Jarred ed ha ottenuto un grande successo e adesso vive nei quartieri alti della città e conduce una vita di lusso. Terry metterà un po’ di scompiglio nella coppia, perché propone all’amico di trasferirsi per un’importante proposta di lavoro, intanto Elaine ha qualcosa da confessare al compagno. Durante la notte il destino dell’umanità intera è pronto a cambiare irreversibilmente e sarà questo piccolo gruppo di amici a rendersi conto delle strane luci che compaiono nel cielo e che attirano prima Jarrod e poi Elaine, i quali riescono a salvarsi per un pelo da quell’attrazione fatale. Lentamente, gli amici scoprono che si tratta di una vera e propria guerra tra la Terra e gli alieni, che stanno compiendo una “cattura di massa” attirando tutti gli uomini grazie alle luci blu. La situazione peggiora di ora in ora, saranno tutti capaci di contrastare l’incredibile forza aliena? Ci sarebbe da rivelare il finale, tanto per fare vedere quanto possa essere banale e predisposto al sequel (che speriamo non arrivi mai). “Skyline” è stato gestito molto bene a livello di marketing, tanto da aver incuriosito buona fetta del pubblico. Anche le musiche e gli effetti sono convincenti, ma tra la trama e l’interpretazione degli attori ci si mette le mani ai capelli.
Abbiamo Eric Balfour che cammina impettito manco fosse superman, sostenuto dall’amico Faison che parte con convinzione impugnando la sua pistola, nella speranza di fare fuori esseri giganti iper-tecnologici capaci di distruggere l’intera aviazione statunitense. Non parliamo, poi, delle espressioni di paura e delle urla, nonché dei dialoghi, che non trasmettono nulla, e del modo in cui le vittime, poco a poco, fanno una brutta fine. Trattandosi di film di fantascienza, a dire il vero di fantasia ne è stata adoperata poca. Per chi ha anche una minima infarinatura del genere, non sarà difficile individuare elementi di opere viste e stra-viste, da “Cloverfield” a “Indipendence Day“. Da ricordare, poi, che quel che fa di un attore un vero attore non è il corpo perfetto e invidiabile, ma la sua capacità di trasmettere emozioni allo spettatore. Sarà che il cast viene dalla tv o da commedie di bassa lega, per cui a vederli recitare ci scappa quasi la risata. Inoltre la trama non è efficiente, non viene spiegata l’origine dell’invasione, viene da pensare che un giorno gli alieni si siano svegliati col piede sbagliato e abbiano deciso di far fuori un pianeta, a questo punto “Skyline” diviene ancor meno convincente. Possiamo premiare solamente lo sforzo per gli effetti, ma per tutto il resto non ci siamo proprio, il consiglio è di non spendere i soldi del biglietto.