Il ciclismo si trova ancora una volta nella stagione a disperare per una caduta. Il corridore colombiano Mauricio Soler è stato protagonista di una brutta caduta in un tratto in discesa della sesta tappa del Tour de Suisse. Le condizioni del ciclista sono apparse subito gravi e i medici del pronto intervento hanno dapprima dovuto risolvere problemi respiratori, trasportato poi con l’elisoccorso all’ospedale di San Gallo i controlli strumentali hanno evidenziato una frattura al cranio e tante altre frattuse e contusioni. Testimoni della brutta caduta sono due corridori italiani Dario David Cioni “Ero vicino a Mauricio Soler quando è caduto. C’era una curva a destra, lui l’ha presa all’interno, dove c’era un invisibile zoccoletto. A 60-70 all’ora la bici gli è partita da sotto e tutti e due sono schizzati via. Lui è strisciato contro uno spettatore ed è finito contro un muretto. Intubato, sedato, trasportato all’Ospedale di Sangallo, ci hanno detto che ha una caviglia fratturata, una frattura anche al cranio con commozione cerebrale, e anche uno pneuma-torace. Viene tenuto in coma farmacologico” e Marzio Bruseghin “Prima c’è stato l’incidente di Soler. Quando sono passato, l’ho visto svenuto, a occhi chiusi, contro un muro. Mi sono venuti i brividi. Ho pensato al peggio. Poi ci sono state altre cadute. E in una ci sono finito anch’io. Gomito, anca, ginocchio… le solite cose”