Dopo il brusco ed improvviso addio di Luciano Spalletti alla Roma se era affiancato il suo nome a quello del club russo dello Zenit San Pietroburgo. I russi, essendo un mercato in forte crescita, potevano offrire all’ex tecnico giallorosso un lauto ingaggio e la possibilità di disputare le coppe di contro però c’era un campionato non del tutto appassionante ed ambizioso e la consapevolezza di non poter ancora lottare per traguardi europei. Per questi ultimi motivi sembra che Spalletti abbia rifiutato l’appetitosa offerta russa in attesa di una chiamata più suggestiva.
A smentire però questa ipotesi è l’altro rifiuto del tecnico di toscano alla proposta dell’Atletico Madrid. Il club madrileno infatti aveva pensato a lui come sostituto di Abel Resino esonerato dopo il poker subito in Champions League dal Chelsea di Carlo Ancelotti. L’Atletico poteva offrire al tecnico di farsi apprezzare nella Liga, ormai considerato il campionato più competitivo e spettacolare e di gareggiare in Champions League per le ultime tre partite del girone magari tentando l’impresa del passaggio del turno.
Questo ennesimo rifiuto fa intendere che il tecnico non vuole bruciarsi opportunità importanti, quali potrebbero esser la panchina del Milan assegnata dalla stampa a lui per la prossima stagione ipotizzando un prematuro fallimento della gestione Leonardo ma sopratutto il ruolo di commissario tecnico della Nazionale post Sud Africa.
Non è un mistero il fatto che a mondiale concluso l’attuale ct Marcello Lippi tornerà alle dipendenze della Juventus con il ruolo di direttore generale lasciando libero il posto sulla panchina azzurra. Con Ancelotti legato alla panchina del Chelsea e Fabio Capello su quella dell’Inghilterra il nome giusto potrebbe esser proprio quello di Luciano Spalletti.