Ha fatto scalpore in Austria un nuovo set dei giochi della multinazionale danese della Lego. Il motivo? Sembrerebbe che il nuovo modellino, ispirato ai primi episodi della saga di “Star Wars“, assomigli, o meglio, imiti la Basilica di Santa Sofia di Istanbul. A capo della protesta ci sarebbero dai membri di un’associazione culturale turca, stando a quanto riporta il quotidiano Austrian Times. La scintilla sarebbe scoccata proprio quando la sorella di un membro di tale comunità avrebbe comprato il set per il figlio. Da qui, ecco le accuse, secondo cui il boss del gioco offenderebbe la cultura e la religione araba. Il Palazzo del gioco di costruzioni, infatti, è la dimora di un personaggio criminale della saga, chiamato Jabba the Hutt. Orribile e senza scrupoli, questa specie di verme gigante alieno tiene priogioniero il protagonista Han Solo. I suoi metodi e i suoi vizi, esercitati in un edificio che secondo tale associazione araba è simile ad un loro luogo di culto, hanno fatto credere ad una possibile allusione agli stereotipi razzisti. Ma il modellino giocattolo è ispirato ad una saga uscita più di trent’anni fa!
Ecco le accuse della protesta:
Il terrorista Jabba fuma il narghilè e uccide le sue vittime. E’ evidente come la figura di Jabba e la rappresentazione dell’intera scena sia zeppa di pregiudizi razziali e volgari insinuazioni contro gli asiatici e gli orientali, dipinti come individui disonesti e criminali che effettuano atti di terrorismo, schiavitù, omicidio e sacrifici umani.
La Basilica di Santa Sofia, inoltre, non è più una moschea da anni, poichè è stata adibita a ciò già dal 1935 dal presidente Mustafa Kemal. Non solo, la Basilica nasce come sede patriarcale greco-ortodossa, successivamente cattedrale cattolica, e prima di diventare un museo, fu una moschea, abbellita con i minareti tipici dei luoghi di culto arabi. Tale edificio si potrebbe quasi definire multietnico, e non sarebbe di certo un elemento di razzismo.
La risposta della manager delle relazioni pubbliche della multinazionale, Katharina Sasse, è la seguente, dichiarata al The Telegraph, in cui chiarisce i possibili dubbi e si dichiara, comunque, dispiaciuta per l’accaduto:
Il Palazzo di Jabba della linea Lego Star Wars non è basato su alcun edificio o persona realmente esistente, ivi compresa la citata Moschea. Le mini-figure nella confezione sono modellate sulla base di personaggi del film.
Ci dispiace che il prodotto abbia generato un’interpretazione errata da parte dei membri della comunità turca in Austria, ma bisogna sottolineare che nella progettazione dello stesso, l’unico modello di riferimento è stato Star Wars.
La situazione sembra ora risolta. A fianco di questi spiacevoli accadimenti, la Disney si sta occupando del settimo episodio di questa saga tando amata, realizzata dal grande George Lucas. “Star Wars – Episodio 7“ uscirà nel 2015 e sarà l’inizio di una nuova trilogia.