La casa di Steve Jobs a Palo Alto in California è stata svaligiata, un furto di 60.000 dollari in computer ed effetti personali. Secondo la stampa locale Kariem McFarlin, autore del reato sarebbe stato arrestato in poco tempo, adesso è detenuto sotto cauzione di 500.000 dollari fino all’udienza del 20 Agosto. Per ora il procuratore incaricato del caso Tom Flattery non ha rilasciato nessuna dichiarazione sui dettagli del furto. Non è stato specificato se si tratta di oggetti appartenenti a Jobs o altri membri della famiglia. L’unica cosa che per ora si sa è che McFarlin non era a conoscenza del fatto che la lussuosa villa fosse proprio del fondatore dell’Apple.
Gli investigatori che si stanno occupando del caso hanno accertato che il furto è stato totalmente casuale, il malvivente introdottosi nella casa si è trovato davanti ad una ricca refurtiva a cui non ha resistito, ignaro che la casa fosse di Jobs. Fin dall’inizio e stata esclusa la pista di un furto su commissione o un furto realizzato da qualche fan sfegatato ed esaltato della mela. Il caso è stato risolto, comunque, in meno di due settimane. L’accusa per il 35enne Kariem McFarlin è quella di furto aggravato e ricettazione. Il processo inizierà il prossimo 20 Agosto e nel caso in cui venisse riconosciuto colpevole, McFarlin rischia sino a sette anni di carcere. Nel caso in cui il processo dovesse prolungarsi potrebbero uscire fuori maggiori dettagli sul furto: sapere esattamente quali oggetti sono stati trafugati e se nella memoria di uno dei computer portati via fosse contenuto qualche dato riguardante le strategie Apple.
La casa di Palo Alto di Steve Jobs | © Kevork Djansezian/Getty ImagesInsomma non c’è pace per il povero Steve Jobs che più volte è stato chiamato in causa anche dopo che è stata dichiarata la sua morte, il fondatore dell’Apple continua a occupare le prime pagine dei giornali nonostante la sua tragica scomparsa.