L’attesa che si era creata intorno all’uscita del nuovo disco dei Suede sembrava preannunciare un grande successo, e invece a distanza di qualche mese bisogna riconoscere che l’album sembra quasi essere stato messo in sordina. Quella che poteva rappresentare la trionfante vittoria del britpop rispetto ad un fenomeno indie in continuo crescendo, effettivamente sembra non aver dato i frutti sperati, ma in definitiva ciò che ne deriva è sempre un prodotto apprezzabile. “Hit Me” è il secondo brano estratto dall’album “Bloodsports“, e segue il famoso singolo”It Starts and Ends With You“. L’ascolto ci trasporta direttamente agli anni 90, ma cosa manca per poter sfondare a distanza di 20 anni?
Probabilmente quell’immediatezza che sembra dare la musica “giovane” rispetto ad un registro già letto e riletto, che solo durante gli anni della nostra giovinezza (o addirittura infanzia), insieme al fenomeno boyband e girlband, ha avuto la sua massima espansione. Il britpop deriva dal rock, ma risulta un genere molto più ammorbidito in alcuni punti, con una sensuale e trascinata emotività tutta presente nei testi.
I Suede sembrano aver fatto di tutti questi elementi un marchio di fabbrica per la loro musica, in aggiunta alla vocalità quasi unica di Brett Anderson, complessa personalità e frontman dei Suede. Maliconia e trasporto, sensualità e sentimento, cosa si cela dietro il tormentato canto dei Suede? Per quanto riguarda “Hit Me” il video sembra parlare chiaro: due giovani si lasciano andare a dei pesanti atti di vandalismo contro delle opere d’arte, imbrattando con mille colori delle tele all’interno di un museo. Il primo obiettivo è rappresentato da un quadro che raffigura la copertina dell’album dei Suede, anch’essa di grande impatto emotivo e visivo, e la lotta continua tra bombolette e vernici variopinte, sembra arrestarsi in un tenero bacio interrotto dal riposo da sfinimento dei due giovani.
Nessuna punizione per i due ragazzi, se non quella di essere osservati dall’alto da una giuria di “illuminati”. Il messaggio? A quanto pare bisognerebbe tenersi lontani dalle cattive compagnie anche mentre si osserva un quadro fantastico in un museo. I Suede suoneranno in Italia il prossimo autunno, così finalmente possiamo valutare da vicino se è il caso che il britpop continui a colonizzare la discografia internazionale o se magari è semplicemente giunta l’ora di farsi da parte.
- 14 novembre 2013, Estragon – Bologna
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