La notizia era nell’aria già da parecchi giorni, ma si sperava nella possibilità di vederla anche l’anno prossimo, e invece è arrivata l’ufficialità dell’abbandono anche da parte della Suzuki, una delle più gloriose case giapponesi che, ricordiamo, vanta l’ultimo titolo iridato nel 2000 con Kenny Roberts. Un vero peccato considerando le buone prestazioni negli ultimi GP della stagione con Alvaro Bautista e nelle sessioni di test a Valencia con Randy De Puniet in sella alla nuova moto 1000.
La Suzuki è l’ultima delle tante vittime illustri che la crisi economica sta colpendo, soprattutto nel mondo delle due ruote. Sicuramente non prenderà parte alle gare di MotoGP nei prossimi due anni,nel 2012 e nel 2013, sperando poi di portare una moto che possa competere ai massimi livelli nel 2014.
Negli ultimi tempi è’ toccato sempre in MotoGP alla Kewasaki, che ha lasciato già da qualche anno preferendo concentrarsi sulla Superbike, mentre sempre nel mondo delle derivate di serie è toccato alla Ducati, che quest’anno è riuscita comunque a portare a casa il titolo iridato con una moto clienti, e alla Yamaha proprio alla fine di questa stagione, ma ancora non si hanno notizie ufficiali riguardo le intenzioni del team di schierare un team privato.
In una nota del team si legge che “Suzuki ha deciso di sospendere temporaneamente la partecipazione alla MotoGP dal 2012, sospensione necessaria per far fronte alle difficoltà causate dalla recessione economica, dalla svalutazione dello Yen e dai ripetuti disastri naturali. Suzuki continuerà l’attività nel motocross e nelle derivate di serie, cercando di sviluppare una moto competitiva da portare in pista nel 2014“.
La griglia di partenza della classe regina vede ridursi cosi a tre soli costruttori, Honda, Yamaha e Ducati, che schiereranno quattro moto per parte, più le CRT che monteranno un propulsore 800cc.
Si va dunque verso un anno di passaggio, con queste nuove moto che sicuramente faranno un pò fatica a tenere il passo delle migliori per i primi tempi, ma si spera possano portare ad una griglia più numerosa a partire dai prossimi anni.