Il paracadutismo ha conquistato sia Pietro Taricone che Kasia Smutniak, che però lo scorso dicembre aveva avuto un incidente durante un lancio. La vela infatti non si era aperta ma aveva funzionato il paracadute di emergenza e la Smutniak era arrivata a terra senza farsi nulla, tirando sicuramente un sospiro di sollievo per lo spavento, ma di certo determinata a portare avanti questa passione.
Purtroppo non è andata allo stesso modo per Pietro Taricone, le cui condizioni attualmente sono gravissime. Le ipotesi sull’incidente sono diverse, dopo la manovra sbagliata si parla anche di un colpo di vento, che potrebbe essere un’ipotesi più probabile, considerando che non stiamo parlando di un novellino.
Lo conferma anche Sergio Sbarzella, presidente della società che gestisce l’avio-superficie di Terni, Pietro Taricone ormai era considerato un esperto, che riteneva il paracadutismo oltre che una passione uno sport molto importante a livello psico-fisico.
Al momento dell’incidente erano presenti Kasia Smutniak e la loro figlia, le condizioni di Taricone sono state definite “Disperate”, ci sono lesioni su tutto il corpo. Non si tratta del primo incidente a Terni. Oltre a quello praticamente scampato della Smutniak, il 3 aprile e il primo maggio scorsi altri due paracadutisti hanno perso la vita.
In attesa di ulteriori aggiornamenti, auguriamo a Pietro Taricone di comportarsi da vero guerriero, così com’è soprannominato, e riprendersi al più presto.
Update: Pietro Taricone non ce l’ha fatta: è morto dopo un lungo intervento