Giovanni Aloi presenta la sua opera prima, “Tensione superficiale”, con protagonista Cristiana Dell’Anna (Un posto al sole, Gomorra – La serie), Francesca Sanapo, Benno Steinegger, Philipp Peter Heidegger, Hannes Perkmann, Katja Lechtaler, Katia Fellin, Celine Stampfer e Leo Seppi.
“Tensione superficiale” sarà disponibile il 18 febbraio sulle seguenti piattaforme: Chili, Rakuten TV e #IoRestoInSala, il progetto a cui hanno aderito diverse sale sul territorio nazionale per promuovere il cinema nonostante la chiusura delle sale. Il film è sceneggiato dallo stesso Giovanni Aloi con Heidrun Schleef e Nicolò Galbiati, prodotto da Ombre Rosse Film Production con Blue Film, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo del MiBACT, con il sostegno di SIAE econ il supporto di IDM Alto Adige. Una parte delle riprese è stata realizzata in Alto Adige, in location quali Bolzano, Merano, Malles Venosta e Curon Venosta.
Giovanni Aoloi, che nel 2014 si è fatto notare a Cannes con il corto “A passo d’uomo”, ha parlato dell’idea di realizzare “Tensione superficiale”:
Quando mi sono imbattuto in un’intervista a una ragazza italiana che varca il confine ogni giorno per prostituirsi, all’insaputa dei suoi amici e della sua famiglia, ho immediatamente intravisto un enorme potenziale cinematografico in questa vicenda. Il film è una storia di confine, che racconta una storia, lontano da ogni volontà di giudizio, ma con il solo desiderio di stimolare la riflessione su temi quanto mai attuali. Una donna che, adottando un comportamento ritenuto moralmente inaccettabile, trova una via per ottenere ciò che la società esige da lei. Ricostituisce il proprio nucleo famigliare in brandelli, ribalta la sua situazione economica, si riscopre donna, desiderabile, forte.
Tensione superficiale, la sinossi
Michela è una ragazza-madre di trent’anni. Insoddisfatta del lavoro di receptionist in un hotel sul lago di Resia, estenuata dagli orari che le permettono di vedere solo di rado il figlio, decide di dare una svolta alla propria vita. Varca così il confine, per lavorare come prostituta nel week-end: in Austria, a pochi chilometri di distanza, le ragazze che vendono il proprio corpo sono tutelate dalla legge e ricevono lauti stipendi. Non appena però in paese si sparge la voce del suo nuovo lavoro, tutta la comunità le si rivolta contro, isolandola e perseguitandola. Il “segreto” di Michela porterà alla luce molte delle meschinità e delle ipocrisie quotidiane che sottendono alla vita del paesino montano, trasformando la ragazza in un capro espiatorio perfetto. Riuscirà a reagire, rifugiandosi nei valori più tradizionali: la famiglia, la dura vita di montagna, i rituali della comunità. Passata quindi attraverso la crudeltà dei suoi concittadini, la donna riuscirà infine a riconciliarsi con l’ex marito e l’intero paese, senza rinunciare alla propria volontà di autodeterminarsi.