Il cinema è cambiato nel corso del tempo, adesso impazza il 3D, un film come “The Artist” sembrava essere assolutamente fuori luogo, eppure l’ambizioso progetto di Michel Hazanavicius ha riscosso tanto successo ed ha ricevuto critiche prevalentemente positive.
Un film muto nel 2011 forse non l’avrebbe immaginato nessuno, infatti il regista può essere considerato coraggioso per l’idea che ha avuto. “The Artist” è ambientato nell’Hollywood del 1927, quando il cinema iniziava a muovere i primi passi, non c’erano nè il colore nè il sonoro e il protagonista George Valentin è una vera e propria star del cinema muto che risente dell’avvento delle nuove tecnologie in ambito cinematografico.
Hazanavicius ha spiegato il perché di un’idea così particolare, adattare un progetto del genere alle preferenze del pubblico di oggi sembrava un’impresa praticamente impossibile, una sconfitta in partenza:
All’inizio, sette – otto anni fa, coltivavo la fantasia di realizzare un film muto. Probabilmente perché i grandi cineasti leggendari che ammiro di più vengono tutti dal cinema muto: Hitchcock, Lang, Ford, Lubitsch, Murnau, il Billy Wilder sceneggiatore… Ma soprattutto perché una scelta di questo genere impone a un regista di affrontare le proprie responsabilità e di adottare un modo molto particolare di raccontare una storia. Non è più compito dello sceneggiatore o degli attori raccontare la storia: spetta solo al regista farlo. È un tipo di cinema dove tutto passa attraverso le immagini, attraverso l’organizzazione dei segni che un regista trasmette agli spettatori. E poi è un cinema molto emozionale e sensoriale: il fatto di non passare per un testo ti riporta a una modalità di racconto estremamente essenziale che funziona solo sulle sensazioni che sei in grado di creare. È un lavoro appassionante. Mi sembrava una sfida magnifica e sentivo che se fossi riuscito a portarla a termine, sarebbe stato molto gratificante.
Ed ecco qual è stata la reazione di Jean Dujardin, il protagonista, quando ha letto la sceneggiatura del film:
L’ho letta tutta d’un fiato e ho subito pensato che aveva avuto un bel fegato a inseguire la sua fantasia. Poi gli ho detto, come tutti quelli a cui parlava del progetto: «È un’idea fantastica, ma pensi che troveremo i finanziamenti?». Comunque, l’idea era talmente geniale, che bisognava assolutamente farlo!
In attesa di vedere “The Artist” in sala, dal prossimo 9 dicembre, vi lasciamo al trailer e ad una gallery di immagini dal film. Se non l’avete ancora letta, non perdetevi nemmeno la nostra recensione!
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