Probabilmente Julian Casablancas è uno che nonostante tutto non digerisce le brutte figure, non quelle degli altri s’intenda, probabilmente non manda giù proprio quelle fatte da lui.
Parliamoci chiaro: Angles del 2011 era stato quasi un fallimento, e a coronare questa gran figuraccia è stato l’arrivo del singolo “One Way Trigger” che di più terribili non penso sia stato fatto nella storia della musica. Parecchi di voi penseranno ovviamente che la discografia mondiale sia piena di grandi brutte figure, ma se il pezzo sbagliato arriva da uno che per professione fa il tipo dei pezzi sbagliati allora può passare, ma se a fare il brano disastro è una band che ha dato vita ad una delle correnti musicali più importanti dei nostri tempi allora è una figuraccia doppia. Il brano reso disponibile poche settimane fa è uno dei primi singoli estratti dal quinto album dei The Strokes, intitolato “Comedown Machine“. Dopo l’increscioso episodio che parecchi di voi avranno sicuramente rinominato come “la colonna sonora di un videogioco anni ’80“, “la capata storta di Casablancas“, la band ha deciso di rimboccarsi le maniche e fare roba decisamente più accettabile. Facendo passare il brano per uno scherzo del destino o semplicemente per un “vi proponiamo il peggio così pure se il resto fa schifo lo apprezzerete a prescindere“, la band ha quasi preso in giro tutto il seguito di fan che da anni si strappa i capelli per ogni mossa, e ha cercato di rifarsi con il video di “All The Time” revival dei bei tempi andati quando l’indie rock poteva essere una cosa seria.
Probabilmente il video non è risultato essere abbastanza, e così annuncio degli annunci, magno cum gaudio, i The Strokes hanno deciso di donare in streaming integrale il loro quinto album, ovviamente per un periodo di tempo limitato, poco prima dell’uscita ufficiale di “Comedown Machine“. Contenti tutti? Beh penso proprio di si, o almeno penso proprio di si prima dell’ascolto. Qui non ci sbilanciamo per non rovinarvi la sorpresa, ma saremo pronti a darne di santa ragione a Mister Casablancas e a tutti quei riccioluti che di professione fanno i componenti di una delle band più acclamate degli ultimi 10 anni. Speriamo bene, mancano solo 7 giorni e le premesse sembrano ammazzarci tutti i sogni.
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