Una delle storie d’amore più travolgenti e indimenticabili della storia del cinema ritorna sul grande schermo in una nuova versione, restaurata e in 3D. James Cameron, che ha portato con Avatar la tecnologia del 3D ai livelli dell’arte, ha sempre nutrito fastidio e diffidenza verso quei film convertiti in un secondo momento (ovviamente fatti per spillare soldi allo sprovveduto spettatore). Adesso sappiamo perchè. Perchè convertire un film in 3D è possibile, anche se il film risale al 1997, si può fare alla grande, e lui l’ha dimostrato proprio con Titanic, il suo film-scommessa nominato a 14 premi Oscar, vincitore di 11, inclusi Miglior Film e Miglior Regista.
Il processo artistico della trasformazione di Titanic in tre dimensioni è stato supervisionato interamente dallo stesso Cameron, insieme al socio di vecchia data Jon Landau. “Il 3D arricchisce tutti i momenti più avvincenti del film, e anche quelli più commoventi – ha detto Cameron – si prova più che mai la sensazione di essere proprio accanto a Jack e Rose e di vivere con loro tutte le difficoltà che affrontano. Il 3D eleva l’esperienza a un altro livello”. Parola di J. Cameron, che ci sentiamo di sottolineare con convinzione.
Un 3D perfetto
Dalle prime scene il 3D dà un’immersione totale, fino a raggiungere l’apice nelle scene dell’affondamento. Ma non crediate che venga usato in maniera pacchiana o ingenua, come fanno molti film per cui 3D vuol dire “oggetti che escono dallo schermo e arrivano in faccia allo spettatore”. Niente di più sbagliato. Cameron utilizza l’effetto stereoscopico per rendere la pellicola ancora più potente ed emozionante, il 3D è utilizzato con intelligenza e garbo, e spesso l’effetto è da bocca aperta (guardare per credere la scena in cui Rose si sporge dal parapetto per il goffo tentativo di suicidio che le farà conoscere Jack… quanta profondità!).
Ma il 3D è solo un primo livello della pellicola, quello che ha permesso al regista di riportare in sala il suo film, perchè la tecnica è nulla se dietro non c’è una storia che vale la pena essere raccontata. E la storia di Titanic coinvolge ed emoziona fin dalle prima battute fino al drammatico e dolce finale. La sfortunata storia d’amore tra la ricca ma infelice Rose Dewitt Bukater e il povero Jack Dawson tocca tutte le corde possibili del romanticismo cinematografico. Impossibile non tifare e uscirne con l’occhio lucido.
Un film da (ri)scoprire
Vi invitiamo dunque a (ri)scoprire questo grande film (di cui avevamo parlato in un articolo “amarcord”). Alla fine il punto non è vedere Titanic in 3D, il punto è ri-vedere Titanic sul grande schermo, assaporando tutte le emozioni di un grande film, imponente, vibrante, eccitante.
E le parole che Cameron pronunciò nel 1997 sono quanto mai attuali:
“Il mio scopo nel realizzare il film era di mostrare non solo la fine drammatica di questa nave tristemente famosa, ma anche la sua vita breve e gloriosa. Era di catturare la bellezza, l’esuberanza, l’ottimismo e la speranza del Titanic, dei passeggeri e dell’equipaggio e, mettendo a nudo il lato oscuro dell’umanità che è alla base della tragedia, celebrare il potenziale illimitato dello spirito umano. Perché la storia del Titanic non rappresenta solo un ammonimento, un mito, una parabola, una metafora dei mali dell’umanità. È anche una storia di fede, di coraggio, di sacrificio e, sopra ogni cosa, di amore”.
Per chi non ha mai visto Titanic al cinema (invidia!), per chi l’andrà a rivedere in 3D, per tutti quelli che amano le belle storie, e venerano il cinema con la C maiuscola, Titanic è il film che fa per voi. Dire che consigliato è poco. Voto:
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