Il film “Titanic”, diretto da James Cameron, usciva nelle sale statunitensi il 19 dicembre 1997.
Nel giro di pochissimo tempo il film divenne un vero e proprio fenomeno, nonché campione d’incassi. Dopo la sua uscita in Italia, nel gennaio 1998, restò nelle sale per sei mesi consecutivi. Oltre a fare incetta di Oscar e ad essere tutt’oggi amatissimo, il film di Cameron consacrò al successo due giovani attori: Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. La storia d’amore di Jack e Rose fece sospirare e commuovere milioni di persone in tutto il mondo, accompagnata dalle note di “My heart will go on” di Céline Dion.
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La storia del film si ispira a quella del transatlantico RMS Titanic. Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 la nave si scontrò con un iceberg e, come ormai sappiamo, le conseguenze furono drammatiche: oltre mille persone persero la vita. Si tratta di un evento storico che ha avuta molta risonanza mediatica e che tutt’ora suscita molto interesse – per qualcuno è diventata una vera e propria ossessione. Per questo motivo, forse, sono state tirate fuori le più disparate teorie del complotto, secondo le quali le cose non sono andate come ci hanno raccontato. Ne elenchiamo alcune qui di seguito.
Tutta colpa di un incendio
Alla ricerca delle possibili cause della tragedia, il giornalista irlandese Senan Molony sostiene che la colpa sia stata di un incendio, avvenuto prima della partenza della nave in uno dei bunker del carbone, secondo lui sottovalutato. Ne ha parlato nel documentario “Titanic: The New Evidence“, uscito nel 2017. Secondo Molony lo scafo della nave sarebbe stato compromesso dall’incendio e per questo motivo l’iceberg lo avrebbe distrutto con più facilità. Il giornalista, che da oltre 30 anni studia il caso, ha usato foto e testimonianze per avvalorare la sua tesi. Nonostante sia la più plausibile delle teorie di cui parliamo, pare che l’iceberg sarebbe riuscito comunque a procurare un danno così grave al transatlantico.
Questione di interessi finanziari
In molti attribuiscono l’accaduto a J. P. Morgan, il celebre finanziere possedeva la White Star Line, una delle più importanti compagnie navali britanniche, proprietaria della nave. Morgan aveva investito molto sulla costruzione del Titanic e al contempo era al lavoro su un piano per creare la Federal Reserve, ovvero il sistema di banche centrali americane. Questo lo rendeva esposto alle critiche e ovviamente aveva degli oppositori. Alcuni di questi erano proprio sull’RMS Titanic: Benjamin Guggenheim, Isidor Strauss e David Astor. J. P. Morgan aveva prenotato il suo viaggio sul transatlantico insieme ad alcuni dei suoi amici più cari ma cambiò idea all’ultimo minuto. Riuscì a salvarsi, dunque, perché decise di non partire più. I complottisti più convinti non credono che si tratti di una serie di coincidenze.
C’è addirittura chi si spinge ben oltre, tirando in ballo i viaggi nel tempo. I turisti sarebbero stati in realtà delle spie pagate da J. P. Morgan per sabotare la nave in modo che potesse riscattare l’assicurazione. Tra i viaggiatori del tempo ci sarebbe stato anche Jack Dawson, il personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio nel film.
Sono stati gli UFO sottomarini
Se si parla di teorie del complotto, gli alieni non possono mai mancare. Secondo il Dr. Josef Hostettler sul fondo della nave a tribordo sono stati trovati dei buchi molto ampi. L’unica spiegazione plausibile della loro presenza, sarebbe un attacco alieno sottomarino a colpi di laser. Questo spiegherebbe anche perché le navi che quella notte si trovavano intorno all’RMS Titanic non riuscirono subito a prendere contatto e molte persone non riuscirono a salvarsi.