Alla Casa del Cinema di Roma sono stati presentati i primi minuti del film “Transformers 3: Dark of the Moon”, diretto da Michael Bay, già dietro la macchina da presa nei precedenti due episodi (“Transformers” del 2007 e “Transformers 2: Revenge of the Fallen” del 2009). La proiezione in anteprima è stata arricchita dal montaggio di alcune scene del film e dal passaggio di una conversazione tra Michael Bay e James Cameron avvenuta, con la moderazione di Jay Fernandez, in occasione dell’anteprima americana del film. La più grande novità riguarda l’utilizzo del 3D per questo terzo episodio della fortunata saga robotica che ha finora incassato circa un miliardo e mezzo di dollari. Non è stato facile convincere Bay ad utilizzare questa tecnica. La spinta decisiva è venuta proprio dal regista di “Avatar” ( in “Transformers 3” è presente la troupe, al completo, che ha lavorato con James Cameron nella realizzazione di “Pandora“). Bay è un regista che ama il cinema d’azione, il suo stile “frenetico” è ormai un punto di riferimento per lui e per i suoi fan. Proprio per questo sono sorti dei dubbi nel regista di Los Angeles. Utilizzare la tecnologia in 3D significa grande spettacolarità ma anche costi sostenuti e difficoltà nell’utilizzo delle macchine da presa. Molto più “scomode” di quelle utilizzate dal cinema classico (ricordiamo che per “Avatar”, Cameron arrivò a progettare personalmente una telecamera 3D, dal costo di 100mila dollari). James Cameron è riuscito però a convincere Bay: “Utilizza il 3D come fosse un giocattolo, un modo per provocare meraviglia, per creare personaggi e una esperienza”. Il mio obiettivo , ha continuato Bay, è “cercare sempre di creare una esperienza per lo spettatore“. Alcune scene devono aver entusiasmato il “maestro del 3D” Cameron. Una in particolare viene raccontata quasi con emozione da Bay: “Abbiamo montato delle telecamere 3D su tute alari (Wingsuit) indossate da paracadutisti che sfrecciano a centocinquanta miglia all’ora tra gli edifici di Chicago”. L’inizio della pellicola è un salto nel passato, arricchito da una fantascientifica ipotesi del primo sbarco sulla luna. La corsa lunare degli Usa sarebbe dovuta al bisogno urgente di analizzare una misteriosa navetta, guidata da un robot, atterrata sulla superficie lunare nel 1961: ” Dobbiamo arrivare sulla Luna prima dei russi” tuona il presidente americano Kennedy. La navetta è stata inviata dagli Autobot, i “robot buoni”, che sul pianeta Cybertron stanno soccombendo ai Decepticon, “robot cattivi”. La drammatica faida si riproporrà anche sulla terra. Anche in questo episodio troveremo Sam (Shia Labeouf), amico umano degli Autobot, in particolare di Bumblebee (il robot/Chevrolet): “Ti manca spassarcela insieme?” ricorda un po malinconicamente Sam. Le occasioni per “spassarsela” però non mancheranno. Dalla presentazione delle scene in esclusiva possiamo già dire che sarà un film adrenalinico, un 3D totale ed esasperato. Lo sfondo è una Chicago ormai ridotta in macerie (con tanto di palazzi che si piegano in due) dagli scontri tra i malefici Decepticon, guidati dal loro capo Megatron e gli Autobot guidati da Optimus Prime. Una novità è rappresentata dalla assenza di Megan Fox, che nelle due precedenti pellicole interpretava Mikaela, la ragazza di Sam. Lo stesso LaBeouf ha spiegato che la Fox non ha partecipato alle riprese a causa di frizioni con il regista Michael Bay. Al suo posto troveremo la splendida Rosie Huntington Whiteley. La bionda modella britannica interpreterà Carly, la “nuova fiamma” di Sam. “Transformers 3: Dark of the Moon” uscirà in Italia il 29 giugno, distribuito dalla Universal.