Un anno dopo, l’Italia è nuovamente sul trono della Premier League, dopo l’inaspettato successo della scorsa stagione del Leicester guidato da Claudio Ranieri, un altro tecnico italiano ha conquistato il successo nel massimo campionato inglese: Antonio Conte con il suo Chelsea.
Conte, al primo anno sulla panchina dei blues, ha centrato il massimo obiettivo, quello di conquistare il campionato diventando così il 4° italiano, dopo Mancini, Ancelotti e Ranieri, a finire nell’albo d’oro della Premier League.
Un successo quello di Conte non certo scontato, il Chelsea arrivava infatti da una disastrosa stagione in cui aveva ottenuto solo un decimo posto.
Dopo una partenza decisamente positiva, 3 successi nelle prime tre gare, la stagione sembrava virare non certo nel migliore dei modi, il ko casalingo con il Liverpool e il tonfo in casa dell’Arsenal avevano iniziato a far storcere la bocca dalle parti di Stamford Bridge.
Il sonoro doppio k.o. con Reds e Gunners però ha dato la sveglia al Chelsea che, sapientemente guidato dal condottiero Conte, ha infilato una serie di 13 vittorie consecutive che ha riportato i Blues in testa con buon margine sulle avversarie.
L’inizio del 2017 non è stato dei migliori a causa della sconfitta con il Tottenham che di lì in poi si sarebbe rivelato l’unico ostacolo per Conte verso la conquista della Premier.
L’inaspettata sconfitta casalinga con il Crystal Palace e quella all’Old Trafford contro il Manchester United di Josè Mourinho nel giorno di Pasqua avrebbero potuto aprire crepe nella solidità degli uomini di Conte che invece non sono crollati, hanno retto l’urto del ritorno degli Spurs e poi, non appena il Tottenham perdendo contro il West Ham ha concesso il primo match point, hanno chiuso in bellezza espugnando il campo del Wba con un gol di Batshuayi al 82°, conquistando così la Premier League con due giornate di anticipo.
Un trionfo quello di Conte che ha un sapore ancora più dolce calcolando che, come già detto, il Chelsea non godeva dei favori del pronostico ad inizio anno, anzi sembrava destinata ad assistere ad una lotta tra le due di Manchester, guidate da Mourinho e Guardiola, con il solito Arsenal di Wenger pronto ad inserirsi.
Con una campagna acquisti non certo stellare, Kanté, David Luiz, l’ex viola Marcos Alonso e il giovane Belga Batshuayi, i meriti di Conte risaltano ancora di più e con una finale di FA Cup ancora da giocare la bacheca dell’allenatore salentino, già comprendente di 3 Serie A e 2 supercoppa Italiana con la Juventus e appunto la Premier League 2016/17 col Chelsea, potrebbe ulteriormente arricchirsi.