Strano ma vero. Per la prima volta il nome della piccola star di Twilight, Dakota Fanning, è legato ad una polemica. Infatti la 17enne attrice, che non era mai stata sopra le righe, mai fuori dall’ordinario, martedì ha suscitato non poche polemiche riguardo alla sua pubblicità per Marc Jacobs. Lo spot che vede la piccola attrice di Twilight con un abitino troppo corto e con il nuovo profumo “Oh Loli” della linea Marc Jacobs in posizione non troppo consona è stato censurato dall’ASA, Advertising Standards Authority, che ha ritenuto l’immagine troppo osé per una minore. Infatti l’ASA, ha dichiarato:
Abbiamo considerato che la lunghezza del vestito, le sue gambe e la posizione della bottiglia di profumo attiravano l’attenzione sulla sessualità di una bambina. Tutto ciò insiemecon l’immagine della ragazzina poteva essere considerato un’istigazione alla pedofilia. Abbiamo giudicato la pubblicità irresponsabile ed in grado di causare gravi problemi. Quindi abbiamo ritenuto giusto censurarla.
La Coty UK, creatore della campagna pubblicitaria per il profumo di Marc Jacobs, ha subito contestato la sentenza dell’ASA, dicendo di non aver avuto nessun reclamo per la pubblicità, inoltre che la posizione della bottiglia di profumo tra le gambe della Fanning è si, provocatorio ma non indecente. Sicuramente anche il nome del profumo, “Oh, Lola”, ha aggiunto problemi su problemi, infatti è stato subito associato all’attrice definita “troppo Lolita“. Ovviamente è giusto mettere un limite, un varco da non oltrepassare, visto che la “ragazzina”, ora 17enne, aveva solo 16 anni al momento degli scatti. Quindi la sentenza dell’ASA non può essere definita, sbagliata, vista soprattutto sotto l’ottica di istigazione alla pedofilia. Ma sicuramente c’è anche da pensare al fatto che questa “bambina” è a contatto con quel mondo da troppo tempo. Ha un curriculum di tutto rispetto, è un’attrice sin da quando era realmente una bambina, ha alle spalle film con attori del calibro di Sean Penn e Michelle Pfeiffer, ha lavorato con registi come Steven Spielberg e ha già una sua vetrina personale, dove sicuramente tutti i premi vinti oramai non ci entrano più. Voi che ne pensate?E’ giusta la sentenza dell’ASA?