Non ci sono parole per descrivere la grande emozione che, come al solito, Roberto Benigni è stato in grado di regalarci dal palco dell’Ariston.
Dopo un inizio comico per rompere il ghiaccio, l’arrivo su un cavallo bianco salutando l’Italia, il comico toscano, premio Oscar per “La vita è bella“, ci ha dato una grande lezione di storia. Ogni tanto noi italiani abbiamo bisogno di ricordare la grandezza da cui proveniamo, per “destarci”, per “svegliarci” e renderci conto che tutto quanto accade nell’attualità non ci appartiene, non deve appartenerci.
Quello di Roberto Benigni è stato un excursus dall’Impero Romano al Risorgimento, l’esegesi dell’Inno di Mameli, da spiegare soprattutto a chi non lo comprende, ma ha la presunzione di criticarlo.
Diverse sono le frasi da appuntare e da non dimenticare, da “L’unica maniera per realizzare i propri sogni è svegliarsi!” a “Deve costare poco la felicità, se è cara non è di buona qualità”. Come sempre, Roberto Benigni riesce ad ipnotizzare il pubblico, dalle poltrone del teatro ai divani nelle case degli italiani. Quella di stasera è stata una lezione “memorabile”, proprio come l’Italia, da lui così definita. Benigni è motivo d’orgoglio per il nostro Paese, soprattutto in un giorno come questo, di festa e di condivisione storica, l’attore arriva come una ventata d’aria fresca da respirare a pieni polmoni.