Se ogni persona tirata in ballo, avesse fatto caso a tutto quel che c’era sulla Nonciclopedia, allora quel sito, parodia di Wikipedia, non sarebbe mai esistito. La cosa che più sta facendo clamore, però, è che sia stato uno come Vasco Rossi a far chiudere Nonciclopedia a tempo indeterminato, perché si sarebbe sentito diffamato.
L’argomento del giorno è proprio Vasco Rossi, ma questa volta non si tratta del suo abbandono delle scene nè tantomeno del suo stato di salute, ma della decisione alquanto discutibile che ha preso insieme ai suoi avvocati. Così chi oggi decide di visitare Nonciclopedia, leggerà che il sito è chiuso. E da lì, con l’ironia che li ha sempre contraddistinti, gli autori comunicano:
Care lettrici, cari lettori, cari creditori Nonciclopedia chiude a causa di una denuncia che Vasco Rossi ha sporto contro il sito. Vasco Rossi si è sentito diffamato dalla pagina che lo riguardava. […] Probabilmente si terrà un processo, al termine del quale quel brufoloso ragazzino quindicenne che ha scritto la pagina dopo essere stato picchiato dai suoi compagni di classe, adesso dovrà anche pagare gli alimenti al nullatenente Vasco Rossi. Un uomo che ha vissuto l’esperienza della droga, l’esperienza del carcere, l’esperienza di stadi e folle che lo acclamavano, non poteva proprio sopportare l’idea di essere oggetto di satira su Nonciclopedia.
E mentre il Governo si prepara ad “imbavagliare” nuovamente la rete, in maniera più che mai inquietante è proprio Vasco Rossi, leader di libertà e trasgressione (ma dove?!?) che decide di censurare un sito, peraltro satirico e apprezzato proprio per il suo modo di prendere poco sul serio cose e personaggi. Cosa diranno, adesso, i suoi fan, pronti a difenderlo sempre e ad ogni costo? Uno di loro potrebbe esprimere una critica, un giorno, ed essere censurato per averlo fatto. Vasco farà meglio a dedicarsi ai suoi clippini.