Nonciclopedia chiude i battenti. E subito dopo l’annuncio con cui il sito ha comunicato la sospensione del servizio “a tempo indeterminato”, la notizia ha cominciato a fare il giro del web lasciando i lettori di sasso per l’assurdità della vicenda. Per chi non lo sapesse Nonciclopedia è una sorta di enciclopedia in versione satirica: un portale strutturato sul modello della celebre Wikipedia che lascia o meglio lasciava, gli utenti liberi di apportare modifiche alle varie pagine presenti in elenco. Oltre 12mila le voci presenti, attraverso le quali fatti e personaggi reali venivano raccontati attraverso parodie pungenti e dissacranti da consultare armati di una buona dose di senso dell’umorismo. Una chiusura che nella sostanza fa gridare alla censura soprattutto se si pensa al fatto che la decisone è stata presa dopo una denuncia sporta da un’artista del calibro di Vasco Rossi che si sarebbe sentito danneggiato dai toni usati nelle note a lui riferite: proprio lui, quello di “Vita spericolata”, della libertà di dire la propria sempre e comunque, di andare controcorrente, di ribellarsi alle regole. Quello dei clippini informali su Facebook, delle lettere ai fan in cui si lamenta di un paese in cui “siamo abituati a esprimere le nostre opinioni usando una sottile e diplomatica ipocrisia…”.
Una denuncia alla quale sono seguiti contatti infruttuosi con l’avvocato dell’artista, come riportano su Nonciclopedia, e svariate convocazioni da parte della polizia postale ad alcuni amministratori. Ovviamente la descrizione della vicenda è fatta dagli amministratori del celebre portale con lo stesso stile politicamente scorretto che ha da sempre caratterizzato il sito: “Care lettrici, cari lettori, cari creditori. Nonciclopedia chiude a causa di una denuncia che Vasco Rossi ha sporto contro il sito.Vasco Rossi si è sentito diffamato dalla pagina che lo riguardava. Probabilmente si terrà un processo, al termine del quale quel brufoloso ragazzino quindicenne che ha scritto la pagina dopo essere stato picchiato dai suoi compagni di classe, adesso dovrà anche pagare gli alimenti al nullatenente Vasco Rossi. Un uomo che ha vissuto l’esperienza della droga, l’esperienza del carcere, l’esperienza di stadi e folle che lo acclamavano, non poteva proprio sopportare l’idea di essere oggetto di satira su Nonciclopedia”- scrivono con ironia, ma non troppa data la gravità dell’accaduto da Nonciclopedia. Cosa penseranno ora i fan del Basco del loro idolo?