Solo poco fa aveva fatto il giro del web la notizia che Vasco Rossi avesse fatto chiudere il sito Nonciclopedia per diffamazione, non avendo gradito la pagina a lui dedicata. Il sito nasce come parodia di Wikipedia, ma in versione satirica. Anche se a volte i commenti non sono delicatissimi, dal non apprezzarli alla denuncia per diffamazione ce ne vuole. Il sito oggi è chiuso e nella home appare l’annuncio:
Attenzione: questo non è uno scherzo!Nonciclopedia chiude i battenti a tempo indeterminato per colpa di quelle persone che si prendono troppo sul serio.Un sentito ringraziamento a VASCO ROSSI e il suoi avvolt… avvocati.Clicca qui per approfondire e/o lasciare un commento.Attenzione: come se non bastasse, stiamo anche avendo dei problemi col nostro host, Wikia, che ci sta impedendo di fare il nostro sciopero riportando tutto alla normalità, vi terremo aggiornati.
Ma Vasco Rossi, dopo le innumerevoli polemiche, risponde con un comunicato di Tania Sachs direttamente da Facebook:
A proposito di Nonciclopedia, prima di tutto fatti e non solo parole: piu’ di un anno fa, nel febbraio 2010, abbiamo sporto querela per diffamazione nei confronti del sito Nonciclopedia che degli insulti contro Vasco Rossi aveva fatto la sua bandiera. Insulti quotidiani e gratuiti, insulti a tempo perso e senza alcun motivo. A un anno e mezzo circa dalla denuncia per diffamazione il magistrato in questi giorni ha riscontrato che gli elementi di reato per diffamazione esistono tutti e lo ha comunicato alle parti. In seguito alla comunicazione del magistrato, gli ammministratori di quel sito hanno deciso autonomamente di chiudere il sito perché si sono evidentemente accorti di essere nel torto. Vasco non ha mai chiesto la chiusura del sito, ha molto semplicemente chiesto al suo avvocato di difenderlo in sede giudiziaria dalla diffamazione, persistente. E’ evidente che non sono vittime, ed è un giudice a decidere che sussiste il reato per diffamazione, cosa ben diversa dal definirsi un sito di satira. Attenzione a pubblicare notizie solo unilaterali, chi si occupa di web sa bene che è molto difficile far chiudere un sito, se non addirittura impossibile. Difendersi dagli insulti che piovono in maniera gratuita e non si sa per quale motivo, non è solo lecito, E’ DOVEROSO: libertà di stampa non è libertà di offendere. Tania Sachs
La questione rimane sempre la stessa: voi cosa ne pensate?