Il prossimo 23 febbraio gli amanti di “Wall Street” potranno ritrovare in sala Gordon Gekko, nel film cult degli anni ’80 con protagonista un giovane Michael Douglas. Il 23 febbraio segna anche la data d’uscita dell’edizione Home Video di “Wall Street: il denaro non dorme mai“, che vede nuovamente protagonista Douglas, ma questa volta affiancato dal giovane Shia La Beouf. Sono passati 23 anni dai fatti raccontati nel primo film e lo squalo di Wall Street Gordon Gekko ha terminato di scontare la sua pena detentiva. Ormai ai margini della comunità finanziaria tenta comunque di mettere in guardia Wall Street dall’arrivo della grande crisi, ma sembra che nessuno voglia ascoltarlo. Gekko tenta allora di riallacciare i legami con sua figlia la quale è legata sentimentalmente a Jacob Moore, giovane professionista di Wall Street deciso a diventarne uno dei grandi protagonisti…
Aspettando il grande giorno, oggi vi proponiamo una nuova clip dal film, sottotitolata in italiano. Si tratta di “Conversation”, alla quale seguono alcune dichiarazioni rilasciate dal regista Oliver Stone. Buona visione e buona intervista! [jwplayer mediaid=”37817″] Visto che “Wall Street” si era affermato come un vero e proprio cult nel mondo del cinema, viene spontaneo chiedersi come mai solamente molti anni dopo il regista si sia deciso a tirare fuori un sequel, ed ecco com’è nato il progetto:
Nel 2009 ho letto una sceneggiatura di Allan Loeb che era dedicata alla crisi economica del 2008 ed iniziava con Gordon Gekko che usciva di prigione, che è un ottimo incipit. Lì mi è venuta l’idea. Ovviamente ci abbiamo lavorato molto da allora. Abbiamo provato a farla diventare una storia di scottante attualità, e tutto d’un tratto ci siamo trovati sul set. Il tutto è nato abbastanza rapidamente, ma non volevo fare un sequel se non dopo la crisi finanziaria. E’ stata quella sceneggiatura di Allan che mi ha convinto del progetto.
Ed ecco quali sono gli elementi più interessanti della pellicola:
Ovviamente è interessante perché è un film tri-generazionale in molti sensi. Abbiamo Gordon Gekko che ha sessant’anni, il personaggio di Josh che è un quarantenne e Shia che è un ventenne. Vedi come provano a spartirsi la torta, e c’è anche Carey Mulligan che è la fidanzata di Shia ma anche la figlia di Gordon. Ma, senza trascurare la storia, c’è anche una questione interessante: come fa Gordon, che è un pregiudicato, a tornare nel business? E’ molto dura. Il modo in cui ci riesce è davvero particolare e sorprendente.
Nonostante sia stata criticata, Oliver Stone elogia la performance di Shia La Beouf:
Certo, ma ha fatto molto di più di quello che ci aspettavamo da lui. E’ un’ape operaia, è estremamente motivato: un giovane uomo affamato. Sono stupefatto dalla sua etica del lavoro, mi ha ricordato molto il giovane Tom Cruise di Nato Il 4 Luglio.
Infine, ecco cosa pensa il regista del fatto che “Wall Street” abbia avuto così tanta importanza per il periodo in cui uscì:
No, ma ero molto fiero del film. Pensavo che Michael avesse fatto un grande lavoro, era un personaggio/icona. Molti giovani vennero successivamente a dirmi che andarono a lavorare a Wall Street dopo aver visto il film Adesso sono di mezza età e molti di loro sono miliardari. Quindi è molto divertente: combatto per fare film e questi miliardari vengono a dirmi “sai, non sarei mai andato a Wall Street se non fosse stato per quel film”. E’ una strana e profonda ironia, ma la apprezzo.