Nel ricco catalogo online di Own Air– piattaforma presente sul web e rappresentante di un cinema alternativo che non trova spazio presso i canali ufficiali – una delle pellicole più interessanti è senza dubbio “Wendy e Lucy” con l’attrice – tre volte nominata agli Oscar – Michelle Williams. Completano il cast: Walter Dalton, Larry Fessenden, Will Oldham, John Robinson e Will Patton.
Trama
Wendy Carroll sta guidando verso Ketchikan, Alaska, sperando in un’estate di remunerativo lavoro alla Northwestern Fish Cannery, e all’inizio di una nuova vita con il suo cane, Lucy. Ma quando la sua auto resta in panne in Oregon, la flebile consistenza delle sue finanze crolla, e Wendy deve confrontarsi con una serie di decisioni economiche sempre più terribili, con grandi ripercussioni su di lei e il suo cane.
Giudizio sul film
Quella tra Wendy e la piccola cagnolina Lucy è una appassionante storia d’amore tra essere umano ed animale, con il primo disposto al digiuno pur di sfamare il secondo. In effetti è proprio quello che succede a Wendy, che viene colta da un’addetto di un grosso supermercato mentre ruba delle scatolette per la sua Lucy:” se non ha soldi per comprare del cibo per cani non dovrebbe avere neanche un cane”, sentenzia impassibile lo zelante commesso e per Wendy si spalancano le porte della prigione, dove rimarrà una notte. Il giorno dopo tornando nel parcheggio del market, dove aveva lasciato Lucy legata, non trova più la fedele cagnetta e per la ragazza inizierà un vero e proprio incubo: senza soldi , senza macchina – ferma dal meccanico con il motore fuso – e senza la sua adorata amica a quattro zampe.
La grigia Oregon e la natura, prima vista come rappresentante di divertenti e spensierate avventure, diventano una gabbia fin troppo stretta per Wendy che spinta da un amore incondizionato si renderà protagonista di una ricerca drammatica – e commovente – di Lucy fino a un agognato e triste finale nel quale si intersecano le due componenti principali della pellicola: il talento – non ordinario – della regista Kelly Reichardt e la capacità attoriale di una generosa Michelle Williams, capace di regalarci sguardi carichi e malinconici, tipici di una persona che non vede speranza all’orizzonte.
Un sogno americano al contrario, che parte da un presupposto alla “Into The Wild” (il viaggio verso l’Alaska e il contatto con la natura), per trasformarsi in una storia di privazioni e di orgoglio (quello mostrato dalla protagonista durante la telefonata al padre) ma, soprattutto, un intenso viaggio interiore che ci ricorda come nella società consumistica e sbadata negli affetti, la felicità sia da ricercarsi nelle piccole ma grandi cose, come l’abbraccio festoso di un cagnolino.
Una pellicola d’altri tempi, di quelle dove a raccontare la storia ci sono solo i protagonisti, senza particolari virtuosismi nella regia, e costruita su misura per le doti attoriali della Williams che, dimenticando i compensi hollywoodiani, ha avuto il coraggio di imbarcarsi in una produzione indipendente riconoscendone, evidentemente, subito il valore. Perché “Wendy e Lucy”, colpevolmente passato inosservato presso i canali ufficiali, è indubbiamente una pellicola di qualità e un intenso esempio di cinema verità.
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