Nove storie e nove registi diversi per “Words with Gods”, basato su un’idea di Guillermo Arriaga e presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ogni storia si basa sulla forza che giocano le credenze religiose nella nostra vita, ma sotto diversi punti di vista, attraverso diverse culture e soprattutto diversi occhi, quelli dei registi che vi hanno preso parte: Guillermo Arriaga, Emir Kusturica, Amos Gitai, Mira Nair, Warwick Thornton, Hector Babenco, Bahman Ghobadi, Hideo Nakata, Álex De La Iglesia.
Qui di sotto la sinossi di tutti gli episodi che compongono il film:
Veri Dèi
Warwick Thornton apre il film sullo sfondo del deserto australiano; è il racconto della meditazione animista, tipica della spiritualità aborigena, che si concentra sul rapporto tra maternità, terra, discendenza e spirito.
L’ uomo che rubò un’anatra
Héctor Babenco dirige la storia di un marito violento che, dopo essere stato lasciato dalla moglie, vede la sua famiglia sgretolarsi. Incapace di affrontare la vita quotidiana, indigente e stordito, passa le sue giornate per le strade di São Paulo in cerca di conforto.
La stanza di Dio
Mira Nair dirige la storia di una ricca famiglia indiana alle prese con il progetto del loro lussuoso appartamento a Mumbai. Improvvisamente, i membri della famiglia iniziano a discutere sull’assegnazione delle stanze della casa, soprattutto su dove collocare la stanza per venerare Dio.
Sofferenze
Hideo Nakata racconta una storia di lutto e accettazione. Un pescatore giapponese perde tutta la sua famiglia durante lo tsunami del 2011. Cercando di venire a patti con il suo dolore, si interroga sul motivo della sua esistenza durante l’incontro con un monaco buddista.
Il libro di Amos
Amos Gitai oppone vividamente il momento politico contemporaneo di Israele con il suo mitico passato. Soldati e civili combattono uno contro l’altro, mentre un gruppo recita brani profetici dell’antico testamento.
La confessione
Álex de la Iglesia racconta l’incontro di un assassino con un tassista, cattolico devoto, che lo scambia per un sacerdote. Lo scambio di personalità porterà il destino del killer in una direzione inaspettata.
La nostra vita
Emir Kusturica descrive la giornata di un prete cristiano ortodosso tra le montagne serbe. Attraverso il sacrificio inizia un viaggio spirituale che va al di là delle convenzioni.
A volte alza lo sguardo
Bahman Ghobadi fa un racconto tragicomico che si snoda tra lussuria e fede. Due gemelli siamesi, uniti per la testa, devono fare i conti con le loro personalità divergenti e i loro diversi approcci alla vita e alla religione.
Sangue di Dio
Guillermo Arriaga dirige l’ultima storia: un ingegnere minerario discute con suo padre, il quale afferma di aver sognato Dio. L’ingegnere, da sempre ateo, si rifiuta di credere alla sua storia e questo porterà a conseguenze impreviste.
Con le animazioni di Maribel Martinez e la colonna sonora firmata da Peter Gabriel, i nove episodi – disposti in quest’ordine da Mario Vargas Llosa – presentano una fotografia dell’umanità che, attraverso uno sguardo globale, affronta le diversità e il significato delle credenze religiose nella vita di tutti gli esseri umani.